Come cambia la diagnostica cardiologica. La nuova era della FFR-CT
Un editoriale di Gianluca Pontone, della UO RM cardiovascolare del Monzino, su JACC Cardiovascular Imaging.
Il concetto di misurazione invasiva della riserva frazionale di flusso (FFR) come un valido strumento per valutare l’importanza funzionale di una stenosi coronarica su base aterosclerotica risale ormai ai primi anni 1990.
Più recentemente, è invece cresciuto l’interesse per il calcolo non invasivo della FFR basato sull’angio TC coronarica (FFR-CT). La tecnica Heartflow (dal nome della azienda che detiene diritti e software) deriva la FFR da un set di dati TC applicando la fluidodinamica computazionale (CFD) per dedurre i valori FFR nelle arterie coronarie epicardiche con condizioni al contorno derivate dal flusso coronarico a riposo, dalla resistenza del microcircolo coronarico e dagli effetti dell’iperemia sul microcircolo, senza la necessità di modificare il protocollo di imaging. Diversi studi clinici multicentrici di FFR-CT con quasi 1.400 pazienti sono stati completati utilizzando questa tecnica, che, al momento, richiede una notevole potenza di calcolo e fino a 4 ore per processare i dati.
Ora è stata appena descritta su JACC1 una nuova tecnica, alternativa alla Heartflow, per il calcolo della FFR-CT con condizioni al contorno derivate in fase diastolica dalla deformazione strutturale del lume coronarico e dell’aorta. Secondo gli Autori, la tecnica è affidabile, altamente riproducibile e può dimostrarsi accurata nel rilevare FFR al disotto del cut-off di 0.8. Con la tecnica, proposta da Ko et al, del Monash Cardiovascular Research Centre, di Melbourne in Australia, il tempo medio per ottenere il referto è generalmente più breve di quello necessario con la tecnica 3-D standard.
“A dire il vero, anche la tecnica FFR-CT Hearthflow sarà presto in grado di impiegare tempi molto ridotti per la restituzione del dato, consentendone l'uso anche in assenza di cardiopatia ischemica stabile e in pronto soccorso, – precisa Gianluca Pontone in un editoriale sullo stesso numero di JACC, di cui è autore insieme a Marc Rabbat del Loyola University Medical Center di Chicago.2 – Inoltre, va ricordato che, nella nuova tecnica descritta da Ko et al, peraltro meritevole, vi sono ancora diverse questioni importanti da approfondire in più ampi studi prospettici multicentrici: lo studio è stato infatti condotto in un unico centro clinico su numeri limitato (48 pazienti, per 78 vasi)”.
Più in generale, diversi studi stanno attualmente mettendo a confronto la FFR-CT con altre tecniche di valutazione della perfusione, come la TC perfusion a emissione di singolo fotone, la tomografia a emissione di positroni, la risonanza magnetica cardiaca e la stress-CT.
“Se sarà riconosciuta superiore rispetto alle altre tecniche, – continua nel suo editoriale Gianluca Pontone, che è Responsabile UO RM cardiovascolare del Monzino, – la FFR-CT diventerà test di prima linea nella diagnostica cardiologica dei pazienti con sospetta CAD invece dei tradizionali test funzionali. E di conseguenza la vocazione del laboratorio di emodinamica sarà sempre più interventistica e sempre meno diagnostica”.
Siamo entrati nella nuova era della fluidodinamica computazionale nella TC coronarica. La sua adozione clinica sarà verosimilmente dirompente per la diagnosi standard della malattia coronarica e la gestione della CAD. Ritengo che la Cardiologia debba abbracciare questa nuova tecnologia, riconoscerne il valore, e comprendere il suo straordinario potenziale, ben oltre il valore numerico della FFR
Riferimenti
- Ko BS et al. Noninvasive CTDerived FFR Based on Structural and Fluid Analysis: A Comparison With Invasive FFR for Detection of Functionally Significant Stenosis. JACC Cardiovasc Imaging 2016 Oct 14. pii: S1936878X(16)30626X. doi: 10.1016/j.jcmg.2016.07.005. [Epub ahead of print].
- Pontone G, Rabbat MG. The New Era of Computational Fluid Dynamics in CT Angiography: Far Beyond the FFR Number. JACC Cardiovasc Imaging. 2016 Oct 14. pii: S1936-878X(16)30627-1. doi: 10.1016/j.jcmg.2016.08.001. [Epub ahead of print]